Sin dalla notte dei tempi, nel corso della storia, l’essere umano ha “marchiato” deliberatamente la propria pelle in modo permanente, per un’infinità di motivi. Citeremo fra tanti, solo i più frequenti: riti di passaggio, protezione contro i demoni, ostentazione di status sociale ed economico, terapia medica, beatificazione e persino garanzia per accedere all’Aldilà dopo la morte. Comune denominatore che sottende tutte queste esperienze è il concetto di base secondo il quale il tatuaggio è portavoce di un “messaggio sociale”, una libera forma di espressione in grado di rivelare e manifestare concetti differenti…dunque un vero e proprio mezzo di comunicazione.
La parola tatuaggio deriva dal polinesiano "tatau" che letteralmente significa battere o marchiare e indica il picchiettare del legnetto sull'ago per bucare la pelle (a destra uno dei primi strumenti utilizzati dagli Inuit per tatuare).
L'introduzione di questo termine polinesiano è da attribuire al capitano James Cook che nel suo diario descriveva la tecnica del tatuare degli indigeni polinesiani. Da “tatau” quindi poi derivò la parola inglese tattoo.
I marinai della truppa del capitano si facevano tatuare durante i loro viaggi in oriente, imparavano le tecniche, cominciavano a tatuarsi a vicenda e nel giro di pochi anni in tutti i grandi porti europei e americani si poteva trovare un tattoo shop. Possiamo quindi confermare, senza ombra di dubbio, che il tatuaggio è stato diffuso in occidente dai marinai e adottato poi dal popolo e dall’aristocrazia.
Gli Egizi li usavano durante le cerimonie funebri, a Roma i Legionari si tatuavano sul braccio il nome del loro generale o dell'imperatore e la data del loro arruolamento. I Celti adoravano come divinità anche animali quali il toro, il cinghiale, il gatto, gli uccelli e i pesci e in segno di devozione se ne tracciavano i simboli sulla pelle. I Britanni si facevano sul corpo incisioni di varie forme e figure che riempite con un succo di colore scuro, davano loro una tinta che non si cancellava mai. Fra i primi cristiani era molto diffusa l'usanza di tatuarsi un tau, la figura delle croce di Cristo, sulla fronte. I Turchi si tatuavano simboli religiosi per garantirsi una sepoltura in terra consacrata.
Così a mano a mano il tatuaggio venne sempre più conosciuto ed apprezzato fino ad arrivare ai giorni nostri dove ormai è possibile trovare diverse tecniche e farsi tatuare ciò che più ci piace in qualsiasi parte del corpo.
Fonte: http://www.pagantattoo.it/documentazione.html
Fonte immagine: http://www.digilander.libero.it/atawhai/Tattoo

La parola tatuaggio deriva dal polinesiano "tatau" che letteralmente significa battere o marchiare e indica il picchiettare del legnetto sull'ago per bucare la pelle (a destra uno dei primi strumenti utilizzati dagli Inuit per tatuare).
L'introduzione di questo termine polinesiano è da attribuire al capitano James Cook che nel suo diario descriveva la tecnica del tatuare degli indigeni polinesiani. Da “tatau” quindi poi derivò la parola inglese tattoo.
I marinai della truppa del capitano si facevano tatuare durante i loro viaggi in oriente, imparavano le tecniche, cominciavano a tatuarsi a vicenda e nel giro di pochi anni in tutti i grandi porti europei e americani si poteva trovare un tattoo shop. Possiamo quindi confermare, senza ombra di dubbio, che il tatuaggio è stato diffuso in occidente dai marinai e adottato poi dal popolo e dall’aristocrazia.
Gli Egizi li usavano durante le cerimonie funebri, a Roma i Legionari si tatuavano sul braccio il nome del loro generale o dell'imperatore e la data del loro arruolamento. I Celti adoravano come divinità anche animali quali il toro, il cinghiale, il gatto, gli uccelli e i pesci e in segno di devozione se ne tracciavano i simboli sulla pelle. I Britanni si facevano sul corpo incisioni di varie forme e figure che riempite con un succo di colore scuro, davano loro una tinta che non si cancellava mai. Fra i primi cristiani era molto diffusa l'usanza di tatuarsi un tau, la figura delle croce di Cristo, sulla fronte. I Turchi si tatuavano simboli religiosi per garantirsi una sepoltura in terra consacrata.
Così a mano a mano il tatuaggio venne sempre più conosciuto ed apprezzato fino ad arrivare ai giorni nostri dove ormai è possibile trovare diverse tecniche e farsi tatuare ciò che più ci piace in qualsiasi parte del corpo.
Fonte: http://www.pagantattoo.it/documentazione.html
Fonte immagine: http://www.digilander.libero.it/atawhai/Tattoo
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